In partenza per Parigi: 22 luglio 2018
Un anno senza lunghi viaggi! Soltanto qualche scappata a Parigi e a Roma: nulla più! Ora sono di nuovo in partenza per Parigi, da sola.
Paris, 23 luglio 2018. Pont Neuf
Ho preso il biglietto di andata e ritorno in treno e ho sbagliato il mese: avrei dovuto abitare con Francesca, la mia amica di Roma, per qualche giorno, nella casa di una sua conoscente. Ma era per agosto e il biglietto ormai acquistato non si poteva nè cambiare nè farselo rimborsare! Quindi, probabilmente, tornerò a Parigi anche il mese prossimo.
Paris, 23 luglio 2018. La Basilica di Notre Dame
Mentre attendo il treno, diretto a Parigi, alla stazione ferroviaria di Mestre mi vengono in mente dei pensieri e molte immagini mi si affollano nella memoria. Mi succede sempre quando sono in viaggio: poi, tutto ad un tratto mi si alleggerisce la mente e mi rassereno! Ho passato un anno allucinante con guasti e spese pazzesche nelle mie piccole case. Son finita in mani di artigiani furbi, disonesti ed incapaci, interessati soltanto a spillare denaro prima di aver completato i lavori, mal eseguiti e mai terminati. E’ stata un’esperienza terribile quella di dover sopravvivere tra le mani di gente senza scrupoli, il cui unico interesse è imbrogliare, ricattare, minacciare per ricevere sempre più soldi. E poi sparire nel nulla, come niente fosse!
Paris, 23 luglio 2018. Il lungosenna accanto a Notre Dame
Primo giorno a Parigi: 23 luglio 2018
Parigi: una città pulita, ordinata, elegante. Guardo i volti sul métro affollato di persone di ogni età e di etnie diverse che si muovono disinvolte nella complessità di una grande città. Abito in un grazioso appartamentino a Puteaux, nella prima periferia parigina, a due passi dalla zona commerciale, espositivo e residenziale della Défence, un quartiere moderno, sorto negli anni ’60. Esco di casa per esplorare la zona e lascio le finestre aperte: mi hanno assicurato che la zona è tranquilla, sicura e così, in effetti, sarà. Sono arrivata qui soltanto stamattina e voglio dedicare questo pomeriggio a capire come muovermi, a piedi e con i mezzi pubblici, per andare verso il centro. Nei dintorni della casa dove abito c’è un piccolo teatro, un parco, una chiesa, diversi negozi, ritoranti e un lungosenna attrezzato e curato che porta verso la Défence da una parte e verso il centro dall’altra.
Paris, Parco Jean XXIII, 23 luglio 2018
Dalla stazione del treno di Puteaux raggiungo la Défence e da lì con il métro scendo all’Hotel de Ville, sede del municipio e degli uffici comunali. Cammino fino a Notre Dame de Paris, la splendida cattedrale gotica del 1163 situata su l’Ile de la Cité. Entro nel parco situato tra Notre Dame e la Senna: c’è un’insegna che indica che il giardino è dedicato a Jean XXIII. Qui, mi fermo ad osservare una coppia di sposi in sfarzosi abiti nuziali che posa per un servizio fotografico mentre un altro piccolo corteo se ne sta già andando via. Penso ai sogni delle ragazze quando vestono questi romantici abiti! Sogni d’amore, di favole, di ricchezza e tranquillità. Sogni, tanti sogni che spesso durano il tempo di una stagione e poi svaniscono nella complessità della realtà.
Paris, 23 luglio 2018, Parco Jean III. Servizio fotografico
Attraverso il ponte sulla Senna che sta lì accanto: quanta gente straniera! Turisti anziani, giovani che si muovono a volte aiutati dalle stampelle, persone spinte sulla sedia a rotelle, famiglie che corrono sui monopattini. Vedo e sento tanta energia, tanta voglia di conoscere, di vivere!
Scendo su una delle tante scalinate che portano sul lungosenna. Anche quaggiù, ogni angolo appare curatissimo e animato da gruppi di famiglie che riposano all’ombra delle grandi mura. Risalgo attraverso un’altra scalinata. Noto sul corrimano una lunga fila di lucchetti dell’amore. L’amore? Come è passato veloce quel tempo per me! Prima, da ragazzina, una decisione poco consapevole, poi, un enorme bisogno di affetto e un chiudermi dentro quella gabbia, imprigionata dal mio bisogno. Si, un gran bisogno di amore, di affetto, di carezze mai superati e sempre pagati a caro prezzo. Una grande passione, scaturita da questo estremo bisogno di amore, mi ha preso il corpo, la mente e l’anima per lunghi anni! Emozioni intense, rinuncie sempre più opprimenti, soffocanti. Poi, l’uscita dalla gabbia e, finalmente, la libertà! Però, nulla ha più eguagliato quelle intense emozioni! E il bisogno d’amore è rimasto sopito, come una ferita che pare rimarginata, ma sempre pronta a riaprirsi e che mai guarirà.
Paris, 24 luglio 2018. Les Tuileries
Paris, 24 luglio 2018
E via a camminare anche oggi! Raggiungo la stazione métro passeggiando attraverso il lungosenna e arrivo alla fermata della Défence. La zona che fiancheggia la parte destra del fiume è anche questa molto curata e diverse persone stanno praticando degli sport nelle zone attrezzate.
Paris, 24 leglio 2018. Gitanti a Les Tuileries
Con il métro mi fermo a Les Tuileries: entro nel Jardin e m’incanto a guardare la grande ruota panoramica e le altalene che girano in direzioni diverse e paiono sospese nel cielo. I giardini sono molto affollati sia di turisti sia di gente del luogo. C’è chi legge, chi guarda il telefonino o ascolta musica con le cuffie, chi chiacchiera, chi corre e chi passeggia con il cane. Appena entrata, mi avvicino alla parte sinistra dove si apre il grande Palas du Louvre con l’immenso museo che ospita i tesori dell’arte più remoti delle antiche civiltà. Passo sotto l’Arc de Triomphe du Carrousel e mi fermo ad osservare la Pyramide di vetro che sta tra Plas du Carrousel e Cour Napoléon. In lontananza spicca la parte alta della Tour Eiffel, una costruzione in acciaio inaugurata nel 1889 e da allora diventata il simbolo di Parigi. Mi dirigo, tra spruzzi d’acqua che arrivano dalle attrezzature predisposte per bagnare le piante e tra fontane zampillanti, verso i Champs Elysées.
Paris, 24 luglio 2018. Les Champs Elisées
Mi siedo su una panchina a leggere un po’: ho il periodo in cui mi piace Irene Nemirovsky e sto leggendo tutto quello che ha scritto nella sua breve, tragica vita. Ogni tanto alzo gli occhi per osservare la gente intorno. Verso l’ora di pranzo i giardini si riempono di gruppi di turisti e di famiglie muniti di un sacchetto con il cibo per il pranzo. Ritorno indietro nella stessa direzione dell’andata, ma percorrendo la grande Avenue affollata des Champs Elysées.
Paris, 24 luglio 2018. La grande Avenue des Champs Elysées
Arrivo all’Arco del Trionfo che con i suoi 50 metri di altezza e 45 di ampiezza, custodisce, nella sua maestosità, la tomba del milite ignoto: circa 1 milione e 300.000 uomini caduti durante la Prima Guerra Mondiale. L’Arco di Trionfo rappresenta il punto più alto di una linea immaginaria che va dall’obelisco di Place de la Concorde e giunge fino alla piramide del Louvre da un lato mentre arriva fino alla Grande Arche della Défence dall’altro.
Paris, 24 luglio 2018. L’Arco di Trionfo
Rientro a casa. Nel tardo pomeriggio prendo il métro e scendo alla fermata dei Champs Elysées. Passo davanti al Petit Palais e al Gran Palais, entrambi realizzati nel 1900, in stile liberty all’interno e neo barocco all’esterno.
Paris, 24 luglio 2018. Le Petit Palas
Sono situati l’uno difronte all’altro poco prima del grande Pont Alexandre III dedicato allo zar russo a quel tempo alleato con la Francia.
Paris, 24 luglio 2018. Il ponte Alessandro III
Il ponte è molto ampio e splendidamente ornato da numerosissime statue allegoriche. Proseguo il mio cammino nella direzione della Torre Eiffel che spicca alta nel cielo ed è nelle vicinanze.
La torre è immersa in un grande parco affollato di persone che stanno sia sedute sulle panchine sia accovacciate sull’erba dei prati. Una lunghissima fila di turisti attende silenziosa il proprio turno per salire in cima alla struttura.
Paris 25 luglio 2018
Scendo dalla métro all’Hotel des Invalides che Luigi XVI fece costruire per ospitare gli invalidi di guerra. La facciata della costruzione è classica con una cupola dorata di recente che costituisce un capolavoro di architettura barocca francese.
Paris, 25 luglio 2018. Piazzale dell’Hotel de Ville
Passo davanti a Notre Dame e vado a visitare il Centro Pompidou. Le Centre National d’Art et de Culture George Pompidou è una costruzione originale, curata dagli architetti Renzo Piano e Richard Rogers, ed è stata aperta, tra varie polemiche, nel 1977. Ci sono stata oltre 20 anni fa e allora mi era piaciuto moltissimo. Anche ora ci sono delle mostre fotografiche, un museo, una sezione cinema, ma ricordavo tutti gli ingressi gratuiti a quei tempi. Visiterò, comunque, tutto quello che riguarda l’arte ad agosto quando tornerò con la mia amica Francesca.
Paris, 25 luglio 2018. Les Halls
Esco dal Centro Pompidou e vado verso il centro commerciale de Les Halls. Qui, le grandi firme delle multinazionali si susseguono all’infinito, alternandosi a degli spazi liberi di gradinate e panchine.
Paris, 25 luglio 2018. Les Halls
Giro un po’ intorno alla zona piena zeppa di ristoranti, pasticcerie e bar, alcuni affollati, altri vuoti. Sono quasi le 16:00 e fa un caldo opprimente: 36° all’ombra! Rientro a casa ed esco di nuovo verso le 19:00, ma il sole è ancora alto e fa un caldo torrido.
Paris, 25 luglio 2018. I lucchetti dell’amore
Mi siedo a leggere un po’ nei Jardin de Les Tuileries. Mi sento un po’ sola: qui la gente non ti parla, non comunica, si fa i fatti propri. Si, se chiedi un’informazione ti risponde gentilmente, ma tutto finisce lì.
Paris, 25 luglio 2018. L’ora del tramonto ai giardini de Les Tuileries
Alle 20:30 il sole è ancora alto nel cielo e il parco è sempre affollatissimo. Le giostre continuano a girare, qualcuno fa footing altri vanno in bicicletta e altri ancora continuano a chiacchierare tra di loro. Mi alzo con fatica, giro intorno ad una grande vasca con molta gente seduta su delle sedie messe lì, sui bordi, a disposizione di tutti. Vado verso Place de la Concorde.
Paris, 25 luglio 2018. Tramonto a Plas de La Concorde
Il sole sta tramontando laggiù in fondo e pare essersi fermato sopra l’Arco del Trionfo! Proseguo a camminare sulla Avenue dei Champs Elyséess guardando sempre l’Arco illuminato dalla luce del tramonto. Lo spettacolo è esilarante e in un attimo la mia stanchezza scompare.
Paris, 25 luglio 2018. Plas de La Concorde al tramonto
Torno a casa verso le 22:00: è appena calata la sera e un immensa luna piena sta splendendo sopra i palazzi della Défence.
Paris, 25 luglio 2018. Uscita dal métro alla Planade della Défence
Paris, 26 luglio 2018
Fa caldissimo: 36° anche oggi! La mattina esco soltanto per andare al mercato bisettimanale della zona e mi rifornisco di frutta, verdura e formaggi!
Paris, 26 luglio 2018. Il Louvre
Nel pomeriggio esco sul tardi, scendo agli Champes Elysées, cammino nella zona del Louvre e mi porto fino ai giardini de Les Tuileries. Leggo un po’ semidistesa sulle sedie del parco. Faccio ancora un giro tutto intorno ai palazzi del Louvre e me ne torno a casa.
Paris, 27 luglio 2018
Quanto caldo!
Paris, 27 luglio 2018. La Défence
I problemi dell’appartamentino che ho affittato a Udine mi stanno creando ancora dei pensieri e mi stanno raggiungendo anche qui! Non è stato un buon affare investire parte della liquidazione in questo modo! Oggi pomeriggio, verso sera lascerò Parigi per far ritorno a Udine! Spero di riuscire ad intravedere dai finestrini del treno l’eclissi di luna di cui tanto si parla, ma il cielo si sta annuvolando proprio ora e non vedrò nulla! Stamattina ho visitato La Defence.
Paris, 26 luglio 2018. L’Arco de La Défence
C’ero stata anche qui vent’anni fa e allora mi era piaciuta, nella sua modernità. Ora l’ho rivista e mi è parsa così esagerata nella sua dimensione commerciale. Nelle torri si sono insediati da tempo gli uffici delle grandi compagnie di affari e potere, ma oltre a questo aspetto, la Défence si presenta come un grande luogo commerciale, con ristoranti, cinema, banche, vari negozi e anche abitazioni.
Paris, 27 luglio 2018. La Défence
In questi giorni si vedono diversi spazi transennati e molte zone sorrette da impalcature. Che delusione questo mondo che gira sempre più intorno al denaro! Ma sarà proprio vero che tutto ciò che dà senso alla vita si ottiene soltanto rincorrendo il denaro?