Il monumento al poeta Preseren.
C’è un giro della città gratuito anche qui a Lubiana e ci vado. Dura due ore e la guida è una giovane donna: Tina. Il gruppo è molto numeroso e, come al solito, è formato da turisti di varie nazionalità. Tina, in un inglese molto fluido, ci racconta una velocissima storia di Lubiana, risalendo al 2000 a.C. quando circa 350 persone vivevano qui, cibandosi dei prodotti della caccia e della pesca e dei frutti della prima rudimentale agricoltura.
Lubiana, 16 aprile 2019. Il Triplice Ponte.
Nel I secolo a.C. arrivarono i romani e fondarono l’insediamento di Emona. Nel 452 gli Unni, guidati da Attila, la distrussero. Nel VI secolo si insediarono gli sloveni che, nel IX secolo, passarono sotto la dominazione del popolo dei Franchi. Nel XII secolo, Lubiana entra a far parte dell’Impero Austro-Ungarico e rimarrà all’Austria fino al 1800.
Il Ponte dei Draghi.
Nel 1491 era stata fondata la Diocesi della città con la Chiesa di San Nicholas, nominata, poi, cattedrale. Nel 1821, Lubiana, diventa importante perchè ospita la Santa Alleanza, la fase successiva del Congresso di Vienna, quella che delimitò i confini delle nazioni europee. Nel 1917, la città, passò sotto il dominio del Regno serbo, croato e sloveno e successivamente entrò a far parte del Regno di Jugoslavia.
Il Ponte dei Draghi, dettaglio.
Nel 1941, durante la Seconda guerra mondiale viene occupata dall’esercito italiano e annessa all’Italia. Nel 1943 viene invasa dai tedeschi e nel maggio 1945 torna a far parte della Jugoslavia, diventando la capitale della Repubblica popolare slovena, nell’ambito della Republica popolare federale di Jugoslavia. La Slovenia è diventata indipendente nel 1991 ed è entrata a far parte dell’Unione Europea nel 2004.
La Cattedrale di San Nicola.
Insieme a Tina, attraversiamo la piazza dedicata al poeta Preseren dove c’è anche un monumento con la sua statua. Qui ci sono i palazzi di Hauptman e la Galleria Emporium oltre alla chiesa francescana dell’Annunciazione, ispirata allo stile italiano. Più in là c’è il Ponte Triplice, costruito nel 1931 sul piccolo fiume che attraversa Lubiana: il Ljubljanica. Su questo corso d’acqua ci sono diversi ponti tra i quali: quello dei Calzolai, quello dei Lucchetti o dei Macellai e quello dei Draghi. Sul lungo fiume pullulano ristoranti e caffè pieni di gente del posto e di turisti. Poco più in là c’è la Cattedrale di San Nicola, la cui costruzione originale risale al XIII secolo. San Nicola era il protettore dei sarti e dei pescatori.
La porta in bronzo della Cattedrale di San Nicola.
Di questa chiesa, con la guida, osserviamo soltanto la recente grande porta in bronzo che rappresenta delle scene della storia della città con il papa, Giovanni Paolo II, in alto, alla finestra, intento a guardare gli eventi che accadono.
Il Mercato centrale.
Facciamo un giro veloce al Mercato centrale, alla piazza del Congresso, alla Biblioteca Nazionale, al Municipio, all’edificio dell’Accademia Phiharmonicorum, fondata nel 1701.
Sul Ponte dei Lucchetti o dei Macellai.
Terminato il giro turistico della città Tina ci presenta le offerte dei giri in barca sul fiume. Io inizio la mia camminata, in solitudine. Ripercorro, velocemente, quasi tutti i posti visitati con Tina: sono lì, uno accanto all’altro.
Lubiana, 16 aprile 2019. Il centro storico.
Il centro storico di Lubiana è piccolo e raccolto in poche centinaia di metri quadrati. Lancio uno sguardo verso la collina dove c’è il castello, simbolo della città, sorto 900 anni fa e ricostruito di recente.