I’m going back to India: Varanasi, fine marzo, primi giorni di aprile 2017.

Varanasi, 25 marzo 2017

Già a metà mattinata fa un caldo torrido. Vado a leggere le ultime novità su internet, sotto il porticato del tempietto delle Scimmie che sta poco dopo il Chousati Ghat.

Varanasi, 25 marzo 2017. Panorama sul Gange visto da tempietto delle Scimmie.

Varanasi, 25 marzo 2017. Panorama sul Gange visto da tempietto delle Scimmie.

Arriva, adagio, una donna anziana, sostenuta dal nipote: tocca il portale, recita una preghiera e se ne va via felice. Un uomo vestito di bianco passa davanti a me e va a sedersi in fondo al porticato: rimane accovacciato ed in silenzio per lungo tempo. Una donna argentina di 58 anni scende la scalinata a fianco del tempietto e trova riparo, anche lei, all’ombra del porticato. Non è soddisfatta di aver deciso di intraprendere questo viaggio da sola, ed ha bisogno di parlare di sè, della sua famiglia e della nuova relazione che sta vivendo. Alle 13.00 torno verso la guest house per incontrare mio figlio e Ana, un’amica portoghese; lascio la donna argentina all’altezza del Chousati Ghat fornendole le indicazioni per raggiungere la Dasaswamedh Road e da lì prendere un auto risciò per tornare al suo hotel. Nel pomeriggio acquisto del sapone, dello shampo per i pidocchi, un pettine, un asciugamano, un libro da colorare e altre piccole cose da portare alla madre e alla bambina che vivono sui ghat. Oggi, il loro giaciglio è più lurido del solito ed anche pieno di parassiti e mosche. La madre al momento non c’è, ma arriverà di lì a poco; mi ripete più volte la parola “room, room” e poi mi indica che vorrebbe dello smalto per le unghie. Le raccomando di mandare la piccola Soni a scuola, ma la giovane donna probabilmente non mi comprende. Anche oggi, come ogni volta che vengo qui, su questa gradinata del Dasaswamedh Ghat, mi ritrovo con un numeroso gruppo di bambini che si avvicinano per chiedere del materiale scolastico anche per loro. Lascio un pacchetto di caramelle alla madre di Soni da distribuire agli altri bambini e continuo la mia passeggiata lungo i ghat. Più giù mi rincorrono due bambini che ho conosciuto tempo fa da queste parti. Chiedo ancora al padre l’età dei due piccoli: 8 anni il più grande che frequenta soltanto la seconda classe, sei anni la bambina che è in prima. Il padre lavora come addetto alle pulizie alla Puja guest house, nei pressi del Laal Ghat. Alla tea stall del Rana Ghat parlo con il giovane proprietario della Marigold guest house sul mio desiderio di sostenere la spesa di una scuola privata per la piccola Soni. Lui mi dissuade dicendomi che questo delle scuole private è un grande business e che, invece, va utilizzata la scuola pubblica che lui stesso ha frequentato. “Ce ne sono molte nei dintorni”, aggiunge, “sono gratuite e forniscono cibo, vestiti e materiale scolastico!” Al Chousati Ghat, di sera, incontro un pensionato austriaco. E’ di Linz e alloggia nel lussuoso hotel che sta accanto alla mia guest house. E’ molto preoccupato in quanto vorrebbe cambiare ristorante qualche volta, ma teme di non trovare la birra da accompagnare al pasto. Sonu e Papu, i barcaioli, gli suggeriscono di provare a cenare su una loro barca con il Biriani (riso con le verdure) e la birra che loro possono procurare in ogni momento. A Bengali Tola, nei viottoli, incontro Simone e Ana che stanno dirigendosi verso un ristorantino di strada della Dasaswamedh Road.

Varanasi, 25 marzo 2017. Fiaccolata per il Gange pulito.

Varanasi, 25 marzo 2017. Fiaccolata per il Gange pulito.

Torniamo verso la guest house attraverso i ghat e incrociamo già al Dasaswamedh Ghat una fiaccolata silenziosa che chiede un intervento governativo per la pulizia del Gange. La gradinata, qui, è affollata di pellegrini che provengono dai villaggi intorno al Varuna, un affluente del Gange. Sono arrivati a Varanasi per festeggiare il compleanno del loro fiume.

Varanasi, 25 marzo 2017. L'esibizione del Baba Shiva.

Varanasi, 25 marzo 2017. Lo spettacolino del baba Shiva al Dasaswamedh Ghat.

26 marzo 2017

Gironzolo per i ghat a guardare i pellegrini seduti o distesi sui piazzali, sfiniti dal lungo viaggio a cui si sottopongono pur di raggiungere Varanasi.

Varanasi, 26 marzo 2017. Pellegrini dell'Handra Pradesh sul piazzale del DasaswamedhGhat.

Varanasi, 26 marzo 2017. Pellegrini dell’Andhra Pradesh lungo il Gange.

Dormono, in genere, sui pavimenti degli ashram, spesso sistemati tutti insieme in un unico stanzone, ma a volte arrivano direttamente al Gange, dopo un viaggio di almeno due notti. All’alba fanno il bagno nel fiume sacro, celebrano le puja, visitano il Golden Temple e il Tempio delle Scimmie dell’Assi Ghat che raggiungono con i barconi; pranzano all’Annapurna Temple oppure in qualche ashram e poi ripartono in treno o con dei pullman verso i loro villaggi. Nel primo pomeriggio insieme a Simone ed Ana entriamo nel mercato del quartiere musulmano che si snoda, dalla chiesa protestante di San Tomaso alla zona del Manikarnika Ghat.

Varanasi, 27 marzo 2017. Mercato domenicale nel quartiere islamico.

Varanasi, 26 marzo 2017. Il mercato della domenica nel quartiere islamico che sta tra la chiesa protestante di San Tomaso e la zona Manikarnika.

Oggi è l’ultima domenica di marzo, fa un caldo torrido, ma i negozi qui, sono tutti aperti ed affollati per lo più da musulmani. Ogni piccolo spazio di viottoli e piazzuole è strapieno di bancarelle con utensili per la casa, borse, vestiti, tessuti e bigiotterie di ogni genere.

Varanasi, 26 marzo 2017. Mercato della domenica nel quartiere islamico.

Varanasi, 26 marzo 2017. Mercato della domenica in un quartiere islamico.

C’è una zona con montagne di scampoli colorati, ammucchiati davanti ad una moltitudine di venditori che esibiscono sorridenti ed accattivanti i loro prodotti. Lungo la fila delle bancarelle, gruppi di donne in burka e velate, con i bambini spesso al seguito, comprano affannate le merci esposte.

Varanasi, 26 marzo 2017. Mercato del quartiere islamico.

Varanasi, 26 marzo 2017. Mercato della domenca in una zona islamica.

Di sera, al Chousati Ghat, incontro di nuovo la donna argentina che mi mostra delle altre foto di famiglia. Arriva anche l’austriaco di Linz: entrambi stanno aspettando l’ora di cena: lui al ristorante dell’elegante hotel dove soggiorna, lei da qualche parte, sulla Dasaswamedh Road. Quando sul tardi me ne torno in guest house mi accorgo di avere un gran febbrone. E’ una forma virale, mi informa Ana, guarita dalla stessa malattia da un giorno soltanto.

30 marzo 2017

Il Chousati Temple e la vietta accanto sono in festa per l’inizio dell’anno induista, il “Nauratri”.

Varanasi, 30 marzo 2017. La via accanto al Chousati Temple per la festa del Nauratri.

Varanasi, 30 marzo 2017. La via accanto al Chousati Temple per la festa del Nauratri.

Lungo i lati della stradina che porta al tempio si sono appostate delle donne che tengono dei cobra nei cestini e degli altri tipi di serpenti in mano e invitano i passanti ad offrire loro del denaro.

Varanasi, 30 marzo 2017. Donna con cobra per la festa del Nauratri.

Varanasi, 30 marzo 2017. Donna con cobra per la festa del Nauratri.

Ci sono anche le rivendite di corone di fiori, petali e piattini con le offerte da portare alla dea Madre Durga. I festeggiamenti dureranno nove giorni e qualcuno mi dice che in ognuno dei nove giorni si festeggia una dea diversa.

Varanasi, 30 marzo 2017. Vendita di offerte nei pressi del Chousati Ghat in occasione del Nauratri.

Varanasi, 30 marzo 2017. Vendita di offerte nei pressi del Chousati Ghat in occasione del Nauratri.

Al Chousati Temple, i fedeli arrivano in gran fretta, spingendo per farsi spazio tra la gente che cammina lentamente. Paiono aver un impegno urgente da sbrigare: entrano nel tempio, accendono le loro candele, le sistemano in uno spazio apposito e vanno a rendere omaggio al sacerdote che sta seduto davanti alla dea Durga. Lasciano un’offerta in cambio di un segno sulla fronte e se ne vanno via sorridenti e veloci.

Varanasi, 30 marzo 2017. Preghiere e offerte al tempio dedicato alla Dea Madre Durga.

Varanasi, 30 marzo 2017. Preghiere e offerte al tempio dedicato alla Dea Madre Durga.

Di sera, poco prima dell’inizio del grande spettacolo serale, percorro il lungo fiume nel tratto che va dal Chousati Ghat al Dasaswamedh Ghat. E’ stata una giornata caldissima: il termometro ha sfiorato i 42° con un alto tasso di umidità. Ora, sul far della sera, molta gente è arrivata sulla riva del fiume per tuffarsi in acqua e per trovare un po’ di refrigerio. Alcuni indiani attraversano a nuoto il letto del Gange, sempre più stretto a causa della siccità: raggiungono l’altra sponda e poi ritornano qui, su questa riva. Le imbarcazioni a quest’ora sono richiestissime e molti pellegrini vanno a portare al largo le candele dei desideri riempendo di fiammelle il fiume. Anche la zona del Dasaswamedh Ghat a quest’ora si riempie di barconi con i turisti che arrivano per assistere alle puja serali dal fiume. La maggior parte della gente, però, rimane seduta sulle gradinate più vicine al fiume, a godere il fresco della sera.

Varanasi, 6 aprile 2017

Varanasi, 6 aprile 2017. Ultima sera sul Gange.

Varanasi, 6 aprile 2017. Ultima sera sul Gange.

Varanasi, 6 aprile 2017. Le candeline dei desideri per la Madre Ganga del gruppo dei teatranti di Udine.

Varanasi, 6 aprile 2017. Le mie candeline dei desideri per la Madre Ganga.

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