Kodaikanal 2015, (Tamil Nadu)

Kodaikanal 1

Tamil Nadu, Kodaikanal.

5 dicembre 2015

A Chennai ancora non si può andare a causa dell’alluvione che ha colpito quella zona così il mio progetto di imbarcarmi là per le isole Andamane è decisamente saltato. Oggi sono arrivata a Kodaikanal, una località turistica di montagna situata a 2100 metri, sulla cresta meridionale delle Palani Ills, a poco più di 100 km da Madurai. Anche qui, per un lunghissimo tratto si vedono numerose pale eoliche che ruotano mosse dalla forza del vento e forniscono energia elettrica senza produrre inquinamento. L’ultimo tratto di strada per raggiungere Kodaikanal è completamente immerso nei boschi di latifoglie e aghifoglie e a momenti guardando giù si vedono comparire panorami splendidi fatti di rettangoli di risaie, mais, boschi di palme, case costruite con le palme, colline verdi a forma di cono e montagnole basse e senza punta con delle macchie di terra rossastra. A volte sono collegate le une con le altre come se si tenessero per mano e stessero guardando i laghi, i fiumi e gli stagni anche loro meravigliate. Nelruscello di un villaggio uomini, donne e bambini, sia maschi che femmine, stanno facendo il bucato. Ai bordi della strada pendono alberi dai fiori gialli, altri a forma di campanula viola o bianchi. Spuntano degli alberi con foglie rosse che sembrano delle grandi stelle di Natale, altri con fiori bianchi che paiono di sambuco. C’è anche un mandorlo in fiore che spunta accanto ad una grande cascata che si vede dalla strada. Salendo e attraversando i paesi si vede qualche tempio induista, alcune chiese, qualche moschea, dei piccolissimi cimiteri colorati qua e là, alcuni con le tombe rialzate, altri con soltanto le croci. Ci sono anche qui mucche e vitelli per la strada, ma stanno legati a degli alberi oppure vengono portati al guinzaglio dai proprietari. Più su, compaiono parecchi greggi di capre con i pastori che li sorvegliano, anche sotto la pioggia. A volte si vedono interi villaggi con casupole fatte di foglie di palma intrecciata. Nei paesetti si vedono molte biciclette, alcune cariche di rami con le foglie appoggiate sul portapacchi. Molte donne e anche uomini portano dei sacchi, dei cesti, dei tegami sulla testa. Si vede anche qualche sadhu, o meglio, qualche mendicante vestito di arancione come i sadhu e poi, finalmente lunga la salita a Kodaikanal ricompaiono le scimmie. La strada è stretta e piena di tornanti, con numerosi cartelli che raccomandano di guidare con prudenza. Un gruppo di persone sta guardando giù in un dirupo dove è precipitato un camion: alcuni cercano di tirar su i rottami con una corda. Man mano che ci avviciniamo a Kodaikanal compaiono sempre più prorompenti le altissime cascate che lasciano precipitare la loro acqua vicinissima alla strada. Ce ne sono diverse anche più lontane, che paiono sorgere dalla cima della montagna e giungere fin sulla strada.

Tamil Nadu, Kodaikanal. Turisti in gita al lago.

Tamil Nadu, Kodaikanal. Turisti in gita al lago.

Kodaikanal è una cittadina che ha origine nel 1840 quando dei missionari statunitensi fondarono una scuola per bambini europei oggi divenuta un prestigioso Istituto locale. E’ sabato e la cittadina è affollata di turisti indiani nonostante stia piovendo a dirotto. Il lago dista soltanto 10 minuti a piedi dalla cittadina e si estende per un perimetro di 8 km. Tutt’intorno c’è una grande fila di bandierine che indicano le bancarelle gestite dai profughi tibetani. Ce ne sono anche di indiane che vendono sia vestiario che alimenti. Quassù ci sono un’infinità di rivendite di cioccolata, di tutti i tipi: al cocco, bianca, con le noci, con le spezie e tante altre varietà.

Tamil Nadu, Kodaikanal.Turisti domenicali in gita al lago.

Tamil Nadu, Kodaikanal.Turisti domenicali arrivati in pullman al lago.

Anche le bancarelle di frutta sono ben fornite: banane, avocado, anguria, meloni, cocco e perfino l’uva si può trovare. E’ quasi sera: nei momenti in cui la pioggia si attenua gruppi di indiani partono a cavallo per il giro del lago. La guida conduce il cavallo con il turista tenendolo per le redini mentre lui va in bicicletta. Comitive di turisti, sempre indiani scelgono di percorrere il giro del lago in bicicletta o in tandem. C’è un’organizzazione che si occupa del giro del lago in barca, ma ci sono anche dei pedalò e delle barchette per bambini sulla riva.

Tamil Nadu, Kodaikanal. Il lago durante un perido di pioggia.

Tamil Nadu, Kodaikanal. Il lago durante un perido di pioggia.

La cittadina è ospitale e la popolazione è molto cordiale nel fornire spiegazioni. Una guida mi propone un trekking per domani, ma è prevista pioggia mi han detto qui all’hotel, per ben quattro giorni.

Tamil Nadu, Kodaikanal. Mercato sotto la pioggia.

Tamil Nadu, Kodaikanal. Mercato sotto la pioggia.

6 dicembre 2015

Ho cambiato hotel perché l’altro era troppo umido e freddo. Ho chiesto alla reception se era possibile cambiare camera e l’incaricato, guardandomi con sufficienza dall’alto in basso, mi ha risposto che il prezzo sarebbe di molto salito. In quest’altro hotel la situazione è migliore ed anche più umana ed economica. Oggi è domenica e a momenti piove. Camminando lungo le stradine, a due passi dal centro, scopro un bellissimo mercato settimanale. La gente è arrivata dai villaggi a vendere, in particolare, frutta e verdura: mandarini, banane verdi, gialle, grandi e piccole, noci di cocco, ananas, meloni, angurie, pomodori, cipolle, aglio, cavoli, zucche, spezie e sementi di ogni tipo. C’è anche una zona semicoperta dove si estende il mercato con una parte adibita a pescheria. Ora sta piovendo a dirotto, ma il mercato si svolge con regolarità con venditori e compratori che cercano un po’ di riparo sotto dei teli di plastica gialli e blu, legati con delle corde a dei paletti.

Tamil Nadu, Kodaikanal. La fioraia.

Tamil Nadu, Kodaikanal. La fioraia.

Ogni tanto cadono sul percorso delle cascate d’acqua che i teli non riescono a reggere, ma gli ombrelli colorati e mezzi rotti dei clienti continuano a muoversi indisturbati tra le bancarelle. Sia le donne che gli uomini indossano una sciarpa a forma di cuffia in testa, la legano sotto il mento e avvolti in grandi scialli o giacche o golfini, riempiono le loro borse con i prodotti del mercato e se ne vanno.

Tamil Nadu, Kodaikanal. Mercato della domenica sotto la pioggia.

Tamil Nadu, Kodaikanal. Mercato della domenica sotto la pioggia.

Dopo aver percorso e ripercorso in salita e in discesa la stradina del mercato, vado un salto fino al lago a vedere cosa succede laggiù. Lo trovo completamente avvolto in una cappa di nebbia, ma ci sono comunque le corriere delle gite turistiche parcheggiate sulla riva. Famiglie intere stanno passeggiando lì intorno e si fermano alle bancarelle per acquistare le pannocchie abbrustolite o i fagioli cotti e serviti sulla carta da giornale. Più in là ci sono i cavalli sempre molto richiesti, anche sotto la pioggia. Le bancarelle sono tutte aperte, ma rientrate verso l’interno e coperte con teli di plastica per riparare la merce dal diluvio.

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Madurai 2015, (Tamil Nadu)

Tamil Nadu, Madurai. Il porticato intorno al laghetto del tempio.

Tamil Nadu, Madurai. Il porticato intorno al laghetto del tempio.

3 dicembre 2015, pomeriggio.

Sono in viaggio per Madurai. Il pullman è quasi interamente occupato da una grande famiglia di pellegrini del Bihar in viaggio attraverso i templi del Sud. Il viaggio presenta il solito panorama di palme e coltivazioni di riso per il primo tratto. Poi, compaiono le piccole montagne verdi e marrone, paiono ondeggiare nell’aria, poi una tutta sola a forma di cono e un’altra che pare una mezza sfera tutta verde, poi si allontanano fino a scomparire. Mucche e capre con pastori, alcune portate al guinzaglio, uccelli, gente che lavora nelle risaie, laghetti, stagni, qualche ciminiera affiancata a delle fornaci lungo la strada. Poi, kilometri e kilometri di pale eoliche fin quasi a Madurai. Compaiono i campi coltivati a mais e legumi, le palme si fanno più rare a parte qualche piantagione recente di bananeti. Siamo su una superstrada e la corriera deve pagare il pedaggio. Fra le due corsie sono state piantate delle azalee, un uomo le sta curando mentre mandrie di mucche brucano l’erba dello spartitraffico. Attraversando l’autostrada si vedono ogni tanto spuntare i campanili delle chiese e delle moschee. E’ quasi sera e lungo la strada i ragazzini e le ragazzine con le loro divise scolastiche stanno aspettando l’autobus per tornare a casa. Ora si stanno accendendo le illuminazioni dei ristoranti e delle tea-stall, poi quelle delle casette a forma di castello con il tetto piatto costruite di recente qua e là. La mia tappa a Madurai non era prevista, ma a Chennai è impossibile andare a causa dell’alluvione che ha colpito quella zona.

Tamil Nadu, Madurai. Il lago del Sri Meenakshi Temple.

Tamil Nadu, Madurai. Il lago del Sri Meenakshi Temple.

A Madurai c’ero già stata una decina di anni fa, ma la sto vivendo in modo diverso: la grande famiglia induista incontrata sul pullman alloggia nel mio stesso albergo e mi invita ad andare al tempio assieme a loro. All’ingresso ci sono delle contestazioni per la mia presenza nel gruppo: il tempio non è tutto visitabile ai non induisti, ma la famiglia mi protegge e riesco ad entrare tranquillamente. Le donne della famiglia acquistano delle borse con del cibo da portare al sacerdote per l’offerta. Questi, dalla borsa toglierà la noce di cocco e la spaccherà lasciando uscire il latte e rimettendo il frutto nella borsa che ridarà alla persona stessa. Durante questo rituale verranno offerti anche dei soldi.

Tamil Nadu, Madurai. Lumini accanto al simbolo di Shiva.

Tamil Nadu, Madurai. Lumini accanto al simbolo di Shiva.

Il tempio è bellissimo con le colonne in pietra con sopra scolpite delle figure femminili e maschili. In alto, sul soffitto invece ci sono delle decorazioni colorate. La fila per arrivare al sacerdote è infinita. Uomini e donne ti si pressano addosso con grande confidenza. Probabilmente il contatto corporeo fa parte della religione induista o perlomeno del rituale di questo tempio. Ci sono delle trasmissioni video collocate da più parti che mettono in onda una musica accompagnata da una danza di una donna vestita di bianco: i movimenti sono per lo più dei gesti. Terminata l’offerta della famiglia al sacerdote in un’altra cappella vediamo un gruppo di maschi a dorso nudo che sta celebrando una puja. L’atmosfera è molto intensa, carica di un’intensa energia.

Tamil Nadu, Madurai. Interno del Sri Meenakshi Temple.Progettato nel XVI sec.La sua storia risale a 2000 anni prima.

Tamil Nadu, Madurai. Interno del Sri Meenakshi Temple.Progettato nel XVI sec. La sua storia risale a 2000 anni prima.

4 dicembre 2015

Sono ritornata allo Sri Meenakshi Temple anche questa mattina e sono rimasta lì per diverso tempo in particolare nel posto dove si celebrano le puja e intorno al piccolo lago artificiale a forma di grande vasca. C’era tanta gente, centinaia di pellegrini in fila, ma l’atmosfera è più tranquilla rispetto all’enfasi di ieri notte. Le danze e le musiche sono trasmesse ancora, a ripetizione.

Tamil Nadu, Madurai.Interno del Sri Meenakshi Temple, XVI sec.

Tamil Nadu, Madurai.Interno del Sri Meenakshi Temple, XVI sec.

Molte persone stanno offrendo candele e lumini alle divinità, altre si cospargono di cenere e si colorano di bianco e rosso la fronte come facevano ieri sera. In un sottoportico ci sono i sacerdoti che celebrano le puja, ma i clienti sono pochi ora. Intorno al laghetto stanno seduti diversi visitatori.

Tamil Nadu, Madurai. Mattina all'interno del Sri Meenakshi Temple.

Tamil Nadu, Madurai. Mattina all’interno del Sri Meenakshi Temple.

Un po’ ovunque nel tempio ci sono dei fedeli accovacciati in terra a pregare, altri stanno distesi davanti alle divinità, altri ancora vanno a baciare le statue e i gradini degli altari.

Tamil Nadu, Madurai.I sarti del mercato accanto al Sri Meenakshi Temple.

Tamil Nadu, Madurai. I sarti del mercato accanto al Sri Meenakshi Temple.

Uscita dal tempio, camminando intorno all’enorme perimetro trovo un tipico mercato dove ci sono diversi sarti che stanno cucendo abiti con delle vecchie macchine da cucire. Intorno ci sono botteghe di candelabri e pentolini in ottone, pentole e pentolini in acciaio, stoffe, scialli e mercerie di ogni tipo.

Kanyakumari 2015, (Tamil Nadu)

Kanyakumari, interni della cittadina.

Kanyakumari, interni della cittadina.

In treno leggo un bel po’ di tempo, poi, ascolto i discorsi di una ragazza tedesca diciottenne che si è presa una pausa di un anno prima di proseguire gli studi. Qui, nell’India del sud ci sono molti giovani impegnati in attività di volontariato. Ogni tanto guardo fuori dal finestrino e vedo distese di palme di cocco e di banane, dei campi arati e la terra smossa accanto agli alberi, qualche casetta colorata simile a dei box, con il tetto ricoperto in paglia o in lamiera. Arriviamo a Thiruvanathapuram, la capitale del Kerala: la stazione ferroviaria è affollata di gente che è appena scesa dal treno e di altra che sta salendo. Sulla banchina ci sono delle belle magnolie e altre piante arboree. Attraversiamo le stazioni di Ney Kattingara, Kulitturai, Eraniel: sono molto tranquille, pulite, ordinate con dei vasi di fiori, una fontana e delle panchine coloratissime. Lungo le stradine che fiancheggiano la ferrovia c’è una fila lunghissima di motociclette parcheggiate. Poi, ancora palme, palme da banana appena trapiantate, una mucca nera che pascola solitaria, rigagnoli. Ora compaiono in lontananza le montagne: non sono molto alte e sembrano dei coni verdi e marroni, lì appoggiati, in prospettiva e ondeggianti tra un laghetto e uno stagno. Ecco le risaie con le piantine coperte dall’acqua e le donne colorate che le curano con tutt’intorno i bianchi uccelli dal collo lungo. Più in là ecco le mucche bianche e nere e quelle tutte bianche e anche gli uccelli grigi, poi le capre che gironzolano accanto ad una fila di casette colorate. A Nagercoilu sale un folto gruppo di soldatesse molto giovani; la diciottenne tedesca scende insieme ad un ragazzo indiano con il quale ha fatto amicizia durante il viaggio.

Lungo mare, il punto dove s'incrociano i tre mari.

Tamil Nadu, Kanyakumari. Il punto dove si incontrano i tre mari: l’Oceano Indiano, il Mar Arabico e Golfo del Bengala.

30 novembre, 1 dicembre Kanyakumari

Bellissimo l’impatto con questa cittadina meta di pellegrinaggi indiani al tempio e alle isolette dove si trovano il Vivekananda Memorial e la statua di un antico poeta del tamil: Thiruvalluvar. Vivekananda è stato un grande pensatore indiano che nel 1892 ha scelto questo luogo di pace per meditare: si trova su un’isoletta, un rock che sta di fronte a Kanyakumari, il punto dove s’incontrano le acque del mare Arabico, del Golfo del Bengala e dell’Oceano Indiano. La statua indiana della libertà di 133 piedi di altezza è stata eretta nel 2000 per ricordare il poeta tamil Nadu Thiruvalluvar per la sua opera composta da 133 capitoli.

Kanyakumari, le isolette del Vivekananda Memorial e della statua del poeta Thiruvalluvar.

Kanyakumari, le isolette del Vivekananda Memorial e della statua del poeta Thiruvalluvar.

Verso sera il lungomare si affolla di turisti che si siedono sulle numerose panchine per godersi il tramonto del sole. A quest’ora si animano anche le migliaia di bancarelle disposte sulle vie e ricolme di merce e souvenir di ogni tipo. Una pioggia improvvisa accelera la chiusura del mercato che dopo un po’ si rianima in parte, allo spuntare di uno splendido arcobaleno che si alza proprio dietro le isolette dei memoriali. Questa mattina, invece, sveglia alle 4.30 con i canti provenienti dal millenario tempio Kumari Amman. Ci andrò più tardi con Richard, ma la visita verrà resa troppo frettolosa da una delle solite guide acchiappa turisti intenzionate solo a strapparti dei soldi.

Kanyakumari. Pescatori.

Kanyakumari. Pescatori.

Più tardi, una passeggiata verso le imbarcazioni dei pescatori ci porta a scoprire uno spontaneo mercato del pesce con donne e uomini indaffarati nella vendita di piccoli e grossi pesci. Sulla via accanto al mercatino c‘è un’anziana affacciata al balcone che vende il cjai e un’altra signora sbuca da una finestra/ vetrina e si nasconde per non farsi fotografare.

Mercato pesce

Tamil Nadu, Kanyakumari. Mercato del pesce.

Kanyakumari è un luogo meta di pellegrinaggi indiani al tempio e ai memoriali e priva del turismo elitario che caratterizza Varkala e Kochi.

Kanyakumari. Imbarco di pellegrini indiani per l'isola del Viveknanda Memorial, distante 400 metri.

Kanyakumari. Imbarco di pellegrini indiani per l’isola del Viveknanda Memorial, distante 400 metri.

L’atmosfera è semplice e cordiale: probabilmente qui non arrivano i turisti occidentali. La cittadina si sveglia presto e tutti si riversano pigramente in strada per chiacchierare e guardarsi intorno. Le due imponenti chiese che si ergono con le loro bianche guglie che si stagliano verso il cielo sono aperte e all’interno c’è qualche donna avvolta nel suo sari che se ne sta lì in silenzio. Due di loro, invece, stanno chiacchierando animatamente. Lo spazio interno è immenso, come fossero delle cattedrali: qua e là ci sono delle statue di Gesù Cristo, della Madonna e dei crocifissi appesi alle pareti. All’esterno dei cumuli di sassi finti con le immagini della Via Crucis incorporate. L’atmosfera delle chiese pare diversa, più distaccata, rispetto a quella che si respira nei templi indù e buddhisti indiani.

Tamil Nadu, Kannijakumari. Sera sul lungo mare.

Tamil Nadu, Kanyakumari. Sera sul lungo mare.

E’ sera: mi sporgo dalla lunga veranda che gira intorno alla mia stanza: si aprono scorci illuminati che creano anche qui le immagini di un presepio natalizio. Verso Nord c’è la Our Lady of Randsom Church sfarzosamente illuminata con luci di diversi colori. Di fronte, verso Est riesco a scorgere il Vivekanda Rock Memorial illuminato con una tenue luce. Verso Sud vedo il Devi Kanniyakumari Amman Temple, anche questo illuminato con discrezione. Mi affaccio poco più tardi, verso le 20.30 ed è quasi tutto spento.

Tamil Nadu, Kanyakumari.

Tamil Nadu, Kanyakumari.

2 dicembre 2015

Richard è partito per Madurai questa mattina. Io, invece, prendo l’autobus per Suchindran, una cittadina situata a 13 km da Kanyakumari per visitare il Thanumalayan Temple. Il percorso si presenta con le caratteristiche palme da cocco e di banana con i frutti ancora appesi e delle caprette nere, bianche e nere e solo bianche che gironzolano ovunque. Le risaie hanno un aspetto molto ordinato e ben definito, chiuse in rettangoli con i bordi di terra rialzati e le piante già grandi all’interno, immerse nell’acqua. Alle fermate degli autobus decine di ragazzini e ragazzine in gruppi separati attendono l’autobus per recarsi a scuola. Sono molto curati nella loro divisa rosa e bordeaux: camicia rosa per i maschi, sciarpa dello stesso colore per le femmine. Lungo la strada si vedono dei grandi stagni con le foglie galleggianti , numerosi corsi d’acqua, un fiume e un piccolo lago. Prima di arrivare al tempio c’è un breve tratto di strada a piedi da percorrere.

Tamil Nadu, Suchindram. Aspetti del Thanumalayan Temple.

Tamil Nadu, Suchindram. Aspetti del Thanumalayan Temple.

In centro del paese c’è una grande vasca con in mezzo un tempietto simile al principale, ma in miniatura. Nella grande vasca ci sono molti uomini seminudi e anche delle donne vestite stanno facendo il bagno dopo essersi insaponati sulla riva. Due donne stanno lavando i panni: sono immerse nell’acqua e utilizzano il gradino più basso della scalinata come asse per il bucato.

Tamil Nadu, Suchindram. Preghiera in un tempietto intorno al lago.

Tamil Nadu, Suchindram. Preghiera in un tempietto intorno al lago.

Lì accanto c’è il Thanumalayan Temple e il piazzale intorno è pieno di pullman dai quali sono scese le migliaia di famiglie che ora stanno in fila per entrare al tempio. Lungo la strada principale che affianca il tempio e nei pressi della stazione degli autobus ci sono diverse bancarelle che vendono spezie, zucchero e miele fatti in casa disposti a forma di cono, collane con palline di legno legate con dei fili di rame o tutte in metallo che i pellegrini portano numerosi al collo.

Tamil Nadu, Suchindram. Interno del Thanumalayan Temple, IX secolo.

Tamil Nadu, Suchindram. Interno del Thanumalayan Temple, IX secolo.

Il tempio è vastissimo e controllato sia da militari che da guardiani. E’ composto da colonne, statue in pietra e incisioni risalenti al IX secolo. Nei tabernacoli ci sono le immagini delle divinità con accanto i preti che distribuiscono benedizioni e raccolgono offerte. Una musica di sottofondo con un mantra che recita all’incirca così: “Oh Nama Shivati”. Un sacerdote versa acqua e distribuisce della polvere bianca su un pezzo di foglia di palma. Versa anche a me dell’acqua sulle mani e anch’io mi lavo il viso e mi asciugo sulla maglia dove resteranno delle chiazze bianche. L’atmosfera è affascinante: fuori fa molto caldo, ma qui dentro è fresco ed è buio. Ci sono i soliti lumini accesi un po’ dovunque.

Tamil Nadu, Suchindram. Pellegrinaggi al Thanumalayan Temple.

Tamil Nadu, Suchindram. Pellegrinaggi al Thanumalayan Temple.

Esco e faccio un giro intorno al lago-vasca: sulla stradina che lo circonda si aprono altri templi con i loro sacerdoti all’interno. In uno c’è un sacerdote che legge dei salmi e si alterna con un gruppo di donne. Nel gruppo c’è un guru che occupa la scena alla fine delle preghiere cantando e gettando dei petali di fiori verso il centro del cerchio.

Tamil Nadu, SUCHINDRAM.

Tamil Nadu, Suchindram.

Ritorno a Kanyakumari e vado a cercare il tempio millenario dedicato a Shiva: il Guganathaswamy Temple. Lo trovo con fatica: se ne sta quasi nascosto nei pressi della stazione ferroviaria. E’ chiuso a quest’ora, ma la guardiana mi lascia entrare un attimo.

Tamil Nadu, Kanniyakumari. La custode del millenario Guganathaswamy Temple.

Tamil Nadu. Una custode del millennario tempio di Shiva.

Ci sono delle statue, la scultura di un toro, un ampio cortile e un piccolo parco che dà verso la strada dove dorme tranquillo un mendicante e dove sta pascolando indisturbata una mucca. Un’altra guardiana del tempio quando mi vede redarguisce la mia accompagnatrice per avermi concesso la visita fuori orario, ma poi entrambe mi osservano mentre mi allontano e rispondono sorridenti al mio gesto di saluto.

Kannijakumari, kumari amman temple.

Kanyakumari, Kumari Amman Temple.

Verso sera ritorno al Kumari Amman Temple, la casa della dea Kanyakumari, dove la dea pregò per avere Shiva come marito. Si narra che quando Shiva non accettò le sue preghiere, lei volle rimanere vergine (Kanya). Il tempio è composto da colonne con delle sculture in rilievo. All’interno in una cappella c’è l’immagine della dea; un gruppo di uomini a dorso nudo sta ricevendo dai sacerdoti che stanno lì del cocco e delle banane disposti su un piatto. C’è anche un gruppo di donne, ma non sono coinvolte nella cerimonia e si allontanano verso l’uscita quasi subito.

Tamil Nadu, Kanniyakumari. Le guardiane dell'antico tempio dedicato a Shiva.

Kanyakumari. L’esterno dell’antico tempio dedicato a Shiva.

E’ tardi: vado a sedermi sulle panchine da dove si può vedere il tramonto. C’è parecchia gente sulla spiaggia che sta facendo il bagno, dell’altra seduta sulle panchine a guardare l’incontro dei tre mari Arabico, Indiano, Golfo del Bengala). C’è della gente anche sulla torre panoramica, ma in breve tempo il lungo mare si svuota e la gente si riversa negli alberghi attraverso le vie dalle numerose bancarelle che portano verso il centro.

Kanyakumari, tra le vie del centro.

Kanyakumari. Le vie del centro.

3 dicembre 2015

Sono tornata sul lungomare, ho camminato attraverso le bancarelle affollate di pellegrini molti dei quali vestiti di nero. Uno di loro mi spiega che sono dei fedeli del dio Ayyappa e provengono dal Kerala. Molti di loro compiono questo viaggio in giornata: arrivano molto presto per visitare il tempio che apre alle 4.30 del mattino e poi ritornano in pullman o con i pullmini nei loro paesi, in Kerala. Durante la notte nel mio hotel c’è stato un grosso movimento di gente: molti dei pellegrini che arrivano da lontano trascorrono la notte qui e poi se ne tornano già in mattinata a casa. Camminando per il mercato noto che ci sono molte bancarelle di vestiti per bambini e per uomini, molto omologati e di bassa qualità, anche invernali, nonostante qui non faccia mai freddo. Ci sono dei bambini piccolissimi che rincorrono i turisti per vendere loro degli elastici per i capelli. Avranno tre anni e sono quasi nudi. Le loro madri sono indaffarate con gli altri figli ancora più piccoli. Ai bambini viene insegnato sin da piccolissimi ad insistere nel chiedere soldi alla gente impietosendola con il gesto della mano portata più volte alla bocca per indicare che hanno fame. Mi siedo di fronte alle isole dedicate ai due importanti personaggi (Vivekananda e Triruvalluvar): mi si avvicina un pescatore di perle e poi un altro: non resisto alla tentazione e ne acquisto alcune.

Kanyacumari, preghiera all'antico tempio di Gunganathan dedicato a Shiva.

Kanyakumari, preghiera all’antico tempio di Gunganathan dedicato a Shiva.

Ritorno ancora al millenario tempio Arulmigusree Guganatheeswarar: è aperto ora e lo trovo molto suggestivo per i numerosi fedeli assorti in preghiera.

Tamil Nadu, Kanyakumari. Il millennario tempio Gunganatham.

Tamil Nadu, Kanyakumari. Il millennario tempio Gunganatham.

Il tempio, visto con la gente ed i sacerdoti e pure con i numerosi mendicanti all’ingresso, si presenta con un’atmosfera molto intensa e surreale.

Tamil Nadu, Kanyakumari. Mattino.